Uno studio rivoluzionario AI svela che un Dipinto di Raffaello non è interamente opera del Maestro
Credit: http://www.museodelprado.es/imagen/alta_resolucion/P00302.jpg | Raffaello Sanzio
L' intelligenza artificiale risolve un mistero artistico che ha intrigato gli studiosi per 500 anni!
Una ricerca basata sull'AI ha risolto un enigma artistico, rivelando che Raffaello non ha dipinto personalmente ogni parte del suo famoso capolavoro “Madonna della Rosa” esposto al Museo del Prado di Madrid.
Il dipinto raffigura Maria, Giuseppe e il bambin Gesù, insieme a Giovanni Battista. Per lungo tempo è stato ritenuto interamente opera di Raffaello, finché nel XIX secolo non sono emerse delle perplessità.
Alcuni storici affermavano che la figura di Giuseppe sembrava fosse aggiunta in un secondo momento e non poteva quindi essere stata dipinta da Raffaello. Altri ritenevano che la parte inferiore, con la rosa, fosse stata dipinta da qualcun altro.
Il dipinto è stato recentemente esaminato con un algoritmo sviluppato da Hassan Ugail, professore di visual computing presso l'Università di Bradford.
La conclusione dell' analisi è che la maggior parte del dipinto è di Raffaello, ma il volto di Giuseppe è di un'altra mano, forse di Giulio Romano. La parte inferiore del quadro è invece “molto probabilmente” di Raffaello.
Ugail ha dichiarato che l'algoritmo è stato sviluppato dopo aver esaminato in modo straordinariamente dettagliato 49 opere incontestate di Raffaello e può, di conseguenza, riconoscere opere autentiche dell'artista con un'accuratezza del 98%.
"Il computer esamina in modo molto dettagliato un dipinto," ha detto Ugail. "Non solo il volto, ma tutte le sue parti, imparando a conoscere la tavolozza dei colori, le tonalità, i valori tonali e le pennellate. Comprende il dipinto in modo quasi microscopico, apprendendo tutte le caratteristiche principali della mano di Raffaello."
Il computer ha quindi esaminato il dipinto sezione per sezione e ha concluso che il volto di Giuseppe non è stato dipinto da Raffaello.
La scoperta e' stata resa nota in un articolo pubblicato sulla rivista Heritage Science.
Howell Edwards, professore emerito di spettroscopia molecolare a Bradford e coautore dell'articolo, ha dichiarato: "L'analisi del nostro lavoro tramite il programma di intelligenza artificiale ha dimostrato in modo conclusivo che mentre le tre figure della Madonna, di [Gesù] e di San Giovanni Battista sono inequivocabilmente di Raffaello, quella di San Giuseppe non lo è ed è stata dipinta da qualcun altro."
La combinazione di forze tra scienza e arte solleva domande interessanti riguardo ai processi creativi delle opere d'arte e fornisce una nuova prospettiva sul ruolo di collaboratori e assistenti nel lavoro dei grandi artisti.
Non c'è dubbio che le capacità potenti e innovative dell'intelligenza artificiale possano contribuire nel campo della ricerca e dell'arte.
Tuttavia, come osserva il professor Hassan Ugail, che ha guidato la ricerca, questa scoperta ha incontrato una certa resistenza da parte della comunità degli artisti e degli esperti.
Alcuni sostengono che, nonostante la sua precisione, l'algoritmo non può considerare tutti gli aspetti sensibili di un'opera d'arte cosi come vengono consederati dalla sensibilita' e dalla comprensione dell'essere umano.
D'altra parte, Ugail sottolinea che è proprio l'intelligenza artificiale a permettere un livello di analisi dettagliata che non è possibile per un essere umano.
Essa esamina migliaia di caratteristiche legate alla tecnica pittorica per determinare l'origine dell'opera. "Anche il miglior esperto non può scendere a questi minimi dettagli.
Si tratta di uno strumento complementare che può aiutarci a svelare misteri storici," afferma Ugail.
Il futuro dell'AI nel mondo dell'arte
Resta da vedere come continuerà a svilupparsi questo dibattito nei prossimi anni.
Vedremo un'integrazione continua degli strumenti di intelligenza artificiale nei processi di ricerca e analisi delle opere d'arte, oppure prevarranno il conservatorismo e lo scetticismo?
La risposta dipende probabilmente dalla capacità dell'intelligenza artificiale di dimostrare se stessa come uno strumento affidabile e di grande valore per comprendere il mondo dell'arte e svelare i suoi segreti.
Senza dubbio, il caso della "Madonna della Rosa" è un punto di riferimento importante per l'integrazione delle tecnologie innovative dell'intelligenza artificiale in campi più tradizionali come la storia dell'arte.
La rivelazione del segreto nascosto nell'attribuzione delle diverse figure in quest'opera dimostra il potenziale enorme dell'uso consapevole di questi strumenti di ricerca innovativi.
È importante notare che questi strumenti non esisteranno mai per se stessi: l'intelligenza artificiale è uno strumento di supporto e non un sostituto degli esseri umani.
Dietro la macchina c'è sempre una persona che la gestisce, la calibra, la affina e esamina attentamente i vari output.
La combinazione tra la precisione e le capacità dell'intelligenza artificiale e l'esperienza e l'emozione degli esseri umani rappresenta una soluzione alla maggior parte dei problemi che potrebbero sorgere da un affidamento cieco alla tecnologia (indipendentemente da quanto essa sia innovativa e rivoluzionaria).
© Copyright 2024 AIperArchitettura.com - Politica sulla Privacy - Termini e Condizioni