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Due studenti di Harvard sviluppano occhiali spia che raccolgono informazioni sui passanti in pochi secondi.

Due studenti di Harvard sviluppano occhiali spia che raccolgono informazioni sui passanti in pochi secondi.

October 10, 20246 min read

Due studenti di Harvard sviluppano occhiali spia che raccolgono informazioni sui passanti in pochi secondi.

Incredibile e spaventoso!
Due studenti dell'Università di Harvard hanno sorpreso la rete dopo aver sviluppato degli occhiali spia con tecnologia di riconoscimento facciale e AI, in grado di raccogliere informazioni dal web sui passanti ignari.
La loro invenzione si chiama I-XRAY e ha suscitato un'ondata di articoli e notizie sui media, sollevando domande molto serie sui rischi legati agli sviluppi dell'AI in termini di violazione della privacy, così come sulla sorprendente facilità con cui le persone riescono a creare prodotti tecnologici rivoluzionari senza alcuna risorsa finanziaria o supporto di una grande organizzazione, solo con un po' di conoscenze tecniche, tanta creatività e originalità.
Gli occhiali sviluppati da AnhPhu Nguyen e Caine Ardayfio rivelano le informazioni che è possibile ottenere su qualsiasi persona per strada semplicemente catturandone l’immagine del viso e inviando i dati all'applicazione da loro creata.
L'uso di tecnologie esistenti e accessibili al pubblico dimostra quanto sia facile estrarre dettagli come indirizzi di residenza, numeri di telefono, nomi di parenti e persino informazioni finanziarie.
Nel prossimo articolo esaminero' come funziona questo sistema, quali sono le sue implicazioni e come possiamo proteggere la nostra privacy.

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Occhiali spia in azione
Prima di tutto, guardate il seguente video, realizzato dai due studenti, che descrive il funzionamento del loro sviluppo impressionante e inquietante.

Il contesto del progetto I-XRAY
Il progetto I-XRAY è iniziato come un'iniziativa parallela di due studenti (AnhPhu Nguyen e Caine Ardayfio) con l'obiettivo di dimostrare i rischi per la privacy associati alle tecnologie indossabili di oggi. I due hanno mostrato come la combinazione tra occhiali intelligenti, come i Ray-Ban Meta, database pubblici e tecnologie di riconoscimento facciale permetta di rivelare informazioni personali in tempo reale. L’obiettivo dichiarato del progetto non è rendere lo strumento disponibile al pubblico, ma sensibilizzare sui pericoli che queste tecnologie possono rappresentare se utilizzate in modo improprio.

Al centro dello sviluppo dei due studenti vi è la combinazione tra la fotocamera degli occhiali Ray-Ban Meta e tecnologie come i motori di ricerca PimEyes e i modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM), che consentono di elaborare enormi quantità di informazioni presenti nei database pubblici. Il risultato è un riconoscimento facciale automatico e il completamento dei dettagli identificativi disponibili in rete sulla persona ripresa. In questo modo, ogni passante potrebbe essere esposto a informazioni su di sé senza esserne a conoscenza.

Come funziona I-XRAY?
Il sistema integra diverse tecnologie per identificare le persone e raccogliere in tempo reale i loro dati personali.

Il processo inizia con la ripresa del volto tramite la fotocamera degli occhiali intelligenti Ray-Ban Meta e prosegue con un sistema di riconoscimento facciale basato su software esistenti come PimEyes.
Il software invia le immagini ai database pubblici e, grazie all’intelligenza artificiale, riesce a identificare la persona ripresa, includendo nome, indirizzo, numero di telefono e persino i nomi dei parenti.
Una volta raccolte le informazioni, queste vengono elaborate tramite API di LLM, che collegano dati provenienti da diverse fonti per creare un profilo completo dell’identità dell’individuo.
Queste informazioni vengono inviate direttamente all’applicazione sviluppata dagli studenti, rendendole disponibili in tempo reale sul loro smartphone.
Ad esempio, il sistema è in grado di identificare il nome di una persona da una fonte online specifica e associarlo al suo indirizzo, presente in un’altra fonte.
Il sistema si basa su database pubblicamente accessibili o su informazioni raccolte dai social media e dal web in generale.

I-XRAY in azione

| Credit: @AnhPhuNguyen1 X acount

Fasi operative di I-XRAY:
A sinistra – la fotocamera nascosta integrata negli occhiali intelligenti.
Al centro – il riconoscimento del volto di un passante da parte della fotocamera.
A destra – le informazioni raccolte su quella persona, elaborate dall'LLM e inviate all'applicazione sullo smartphone.

I pericoli e le implicazioni delle tecnologie di riconoscimento facciale

Lo sviluppo di I-XRAY evidenzia i rischi legati alle tecnologie "indossabili" e al riconoscimento facciale.
La principale preoccupazione è che queste tecnologie possano essere utilizzate per monitorare le persone senza il loro consenso o la loro conoscenza.
Inoltre, il sistema dimostra come sia possibile esporre facilmente i dati personali di qualcuno, il che potrebbe portare a un uso improprio delle informazioni, come il furto di identità o la sorveglianza di individui.

Ad esempio, l'uso di database come FastPeopleSearch e PimEyes consente a chiunque di caricare la foto di una persona e ottenere immediatamente i suoi dettagli di contatto, l’indirizzo di residenza e i nomi dei parenti.
Collegare queste informazioni a tecnologie di riconoscimento facciale in tempo reale potrebbe essere utilizzato per scopi pericolosi come il doxxing (raccolta di informazioni su individui), la rivelazione dell'identità delle persone e la minaccia alla loro privacy.

Gli occhiali intelligenti Ray-Ban Meta, a differenza dei modelli più vecchi come i Google Glass, non appaiono quasi come dispositivi tecnologici, rendendo il monitoraggio meno evidente.
Sebbene ci sia una luce che indica quando gli occhiali stanno registrando, questa non è sempre chiaramente visibile, specialmente in pieno giorno, aumentando così il rischio di abuso di questa tecnologia.

La capacità delle tecnologie indossabili, come gli occhiali Ray-Ban Meta, di essere utilizzate per il monitoraggio, sottolinea la necessità di una maggiore consapevolezza pubblica e di leggi che limitino l’uso di questi strumenti.
Sebbene questa tecnologia offra molti vantaggi e comodità, gli aspetti etici e legali devono essere esaminati con attenzione.

Proteggere la privacy: come prevenire il tracciamento digitale?

I creatori di I-XRAY chiariscono che il loro scopo è sensibilizzare sui rischi, non favorire l’uso improprio degli strumenti sviluppati. A tal fine, forniscono alcune soluzioni utili per proteggere la privacy delle persone.

Rimozione delle informazioni dai motori di ricerca
Un modo immediato per ridurre l'esposizione è rimuovere i dati personali dai database pubblici e dai motori di ricerca di riconoscimento facciale. Siti come PimEyes e
FaceCheck.ID consentono di rimuovere le immagini su richiesta.

Blocco del credito e protezione contro il furto di identità
In caso di fuga di dati o furto di identità, è importante adottare misure aggiuntive, come il blocco del credito tramite servizi finanziari e l'attivazione dell’autenticazione a due fattori per gli account sensibili. Questi provvedimenti possono impedire l'accesso non autorizzato ai conti bancari e ai servizi finanziari.

Sfide e opportunità

Gli sviluppi recenti nel campo degli occhiali intelligenti e dell’intelligenza artificiale portano con sé nuove opportunità, ma anche sfide significative per la privacy. È importante conoscere gli strumenti disponibili per proteggere la propria privacy e agire di conseguenza, oltre a esercitare pressione sui produttori e le aziende tecnologiche affinché adottino politiche che tutelino la privacy degli utenti. E non meno importante, ognuno di noi ha la responsabilità di salvaguardare i propri dati personali e cercare di ridurre la propria impronta digitale il più possibile.

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